Semi di cannabis certificati: massima resa e massima sicurezza
Come saprai, la legge n. 242 del 2016 sulla coltivazione della canapa prevede che possano essere coltivati legalmente solo semi di canapa certificati nel Registro Europeo delle sementi. La stessa condizione è richiesta nel caso si vogliano richiedere dei fondi europei per coltivare canapa.
Del resto una varietà certificata è l’unico investimento sicuro per chi cerca una serie di garanzie:
Purezza varietale: la purezza di una varietà è un criterio qualitativo che si riferisce al grado di contaminazione dei semi con altre genetiche, problema molto frequente nella vendita dei semi di canapa. Per ottenere una certificazione però, i semi di canapa devono soddisfare requisiti molto alti stabiliti dall’UE, quindi i semi di canapa certificati avranno necessariamente un punteggio di purezza elevato.
Stabilità genetica: la stabilità di una genetica consente di scegliere e prevedere le caratteristiche fenotipiche di una varietà di canapa, senza spiacevoli sorprese. Dei semi di canapa con punteggio di stabilità molto alto da un lato permettono ai coltivatori di ottenere piante con le caratteristiche desiderate, dall’altro evitano sorprese relative alle percentuali di cannabinoidi. Con dei semi non certificati, capita spesso che il livello di THC si alteri durante le fasi di crescita della pianta, superando quello previsto dai limiti di legge oppure che la resa in termini di CBD sia inferiore a quella prevista. La stabilità genetica serve a evitare questo tipo di problema.
Livello di THC: Nel 2023 la percentuale di THC consentita nell'UE per la coltivazione di piante di canapa è dello 0,3%. Le piante adulte dovranno attenersi a questo livello e come ribadito nel punto precedente l’unico modo per averne la certezza è affidarsi a semi di canapa certificati.
Tasso di germinazione: il criterio qualitativo che garantisce sulla resa finale dei semi. Per ottenere una certificazione, un seme di canapa deve avere un tasso di germinazione almeno dell’80%.
Qualità dei semi e tracciabilità: il seme è la chiave per una coltivazione sana e redditizia. Acquistare e piantare semi di dubbia provenienza non è una buona pratica. I semi certificati sono completamente tracciabili e tutta la filiera produttiva che li riguarda è correttamente e scrupolosamente documentata.